lunedì 7 gennaio 2013

Bona crianza



La voce di Enza Pagliara è voce di grande esperienza, utile ribadirlo in apertura per sottolineare l'importanza dei percorsi, delle "traversate di Mondo" che formano e creano un interprete.
Enza Pagliara quelle traversate le conosce e il suo canto, è parte del Mondo, della nostra particolarità e di tutto il resto che oltre la linea di confine si muove.
Questo "Bona crianza", prodotto dall’Associazine Culturale Unda Maris, per il ricco catalogo di Anima Mundi, è sintesi virtuosa dove, l'interprete, la cantante, incontra la maestria dei musicisti e, con loro il largo delle andature sonore nella pluralità della lingua e degli incantamenti.
Non è poco fare i nomi di Antongiulio Galeandro o di Redi Hasa, non è poco, è molto; moltissimo!
Molto è dire Gianluca Longo e Giorgio Distante e ancora Mario Grassi, Alessio Anzivino, Claudio “Cavallo” Giagnotti, Claudia De Ventura, Franco Angiulo, Giorgia Santoro: ingredienti, tutti, di una pasta dolce, pregiata, di quelle che il lievito già lo trovano avanti nel crescere... una musica densa di suggestioni e di racconti, quelli che rimangono sospesi ai suoni prima che alle parole.
Una sostanza narrativa tenuta da un concertare melodico fitto di incisi, di finiture, di fraseggi, filo portante di un disco molto suonato, perchè è la musica che sposta energia e l'energia "memoria".
Le parole, sono quelle della tradizione; le stesse, le trovi anche in quelle "nuove", scritte da Enza Pagliara, che raccontano di un'ironia, di una leggerezza arcaia capace della sopportazione d'ogni danno...
La materia della "pizzica" è in quel "danno" e nel suo superamento. Magnifica quella terra che sa far guarigione, virtù dal dolore, anche se solo nella piccola parentesi della danza.
Beata quella terra che sa levare il canto per alleviare la fatica. E' terra che sa trovare la libertà nella piega, al riparo...
E questo "Bona crianza", lo dice già dal titolo, è in quel riparo dove la cortesia detta la regola e fa accoglimento.

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