sabato 2 marzo 2013

Cartoline - Lecce beddrhu che?

Sembrano storditi! Ad una settimana dall'esito elettorale, la "classe politica" italiana, sembra ancora non essere capace di riprendersi dalla batosta che i cittadini, le persone (che non sono più la gente), le ha sonoramente attribuito. Se non fosse che Beppe Grillo pare anche lui un suonato, si protrebbe sostenere che la rivoluzione è in atto. Il cambiamento - che molto spesso non ha mira  se non quella che si forma nella pratica quotidiana del costruire - sembra aver preso il passo: ma non c'è guida, non c'è comandante e nemmeno un medico capace di porre rimedio: la questione psichiatrica - com’è d’uso in Italia - regna sovrana! Alcuni invocano formule che non son capaci poi di sostenere nella realtà... Beato il nostro sindaco che si presta al set e beata Simona Manca che un pò l'invidia.  Beddhru Lecce Style gli ha incantati per la possibilità di promozione del territorio che offre. Sarà, io non capisco, e certo non rido!

1 commento:

  1. C’è un movimento che è evidente e che non è di una persona. C’è l’esigenza di superare ciò che c’è adesso. E questo movimento che è già e non ancora è in ognuno di noi, in tutti, nessuno escluso. Quindi il disinteresse per le proposte di questi giorni accade in quando il modello proposto è quello che ha abbiamo già visto fallire. Ma quel’è il nuovo paradigma? Probabilmente ha a che fare con una formazione delle decisioni non in un luogo fisico ma in un luogo diffuso che è la rete. Quando quattro anni fa inizia a scrivere di agricoltura del Salento nella rete, nessuno mi conosceva, adesso mi conoscono tutti. Questa è la mia esperienza. Se non ci fosse stata la rete io non sarei stato in grado di comunicare ciò che penso dell’agricoltura salentina. E guarda Mauro che ciò che penso è una parte di un progetto più ampio fatto da tanti pensieri di tanti che scrivono nella rete degli argomenti più disparati. Io penso che questo è il nuovo, questo spazio a disposizione a chi ha da proporre un modello che può essere così conosciuto, valutato e, nel caso, condiviso. Questa è la novità. Come dici? Come si faceva prima? Allo stesso modo! Ci si riuniva e si comunicava la propria visione ad altre persone che, dopo averla conosciuta la valutavano e la condividevano, solo che prima per farlo dovevi avere uno spazio fisico e una organizzazione che aveva costi spaventosi. Adesso puoi proporti a costo zero e chi non ha nessuna intenzione di ascoltare non può fare nulla per fermarti, per metterti il bavaglio alla bocca. Questo è il nuovo e chi saprà organizzarlo avrà in mano il Paese per molti anni. Cari saluti antonio

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