martedì 21 agosto 2012

Diario d'estate - Bande a Sud, una scena al riparo dallo spettacolo


Solo musica, solo quella per leggere un’estate che ha avuto caldi intensi, con nomi importanti, questione di spettacolo e anche la meteorologia si adegua e si destina. Ah!, quello, lo spettacolo e quell’altra, la scena… C’è differenza. Diversa sostanza.
Di scena ne ho amata una “particolare” nei primi giorni di agosto, “anarchica” in una delle tante sere di “Bande a Sud”, neonato festival diretto dal maestro Gioacchino Palma. Un’overture bandistica tutta affidata alla gioia dei musicisti, al loro fare totale, nel  rompere le righe della parata ma anche quelle degli spartiti nel compiersi dell’incontro. Così hanno fatto il 6 di agosto quelli di AlBandoLaBanda, della Banda Roncati, della Filarmonica del Capo di Leuca, di Les Troublamours, di Los Adoquines de Spartaco e dello Scognamillo. Un’addizione di suoni che ha attraversato il paese per dare l’ “assalto” alla cassarmonica, la casa dei suoni della festa. Ed è stata festa vera. Con-fusione, per dire ed esaltare la tradizione, anzi le tradizioni della musica: il suo essere plurale. Non c’era spettacolo in quell’accadere, nessun ostentare, nessuna formalizzazione, nessuna separazione dal pubblico. Solo gioco. Solo quello, nelle corse dei musicisti nella piazza in gara con quelle dei bambini che ai piedi della scatola di luce chiedevano versi alla poeta-paesologa Maira Marzioni.
Un festival, quello di Trepuzzi pensato all’insegna degli attraversamenti sonori (e non solo quelli) per riflettere e approfondire il valore storico e culturale della banda partendo con l'opera - il 5 di agosto, Le Nozze di Figaro - repertorio e sfondo "colto" del fare banda  e omaggiando la forza degli ottoni e delle percussioni con il concerto “Da Bach a Piazzolla”. Due produzioni dell’Orchestra Sinfonica Tito Schipa che con il Conservatorio di Lecce è stata fattiva partner artistica dell’evento.
Gli attraversamenti sonori hanno ispirato poi i dj set (straordinario quello che ha visto alla consolle Tobia Lamare per il “San Lorenzo Bandistico” a Casalabate), i tanti concerti, le visioni filmate e le mostre d’immagini sino al culmine dell’“astrazione” negli ascolti proposti con “Bande critiche” concerto di musica elettronica che ha ospitato nella Chiesa di Cerrate l’acusmonium di Franco Degrassi.
Una ricerca culminata, nella serata di chiusura, il 16 agosto, con il concerto di Cesare Dell’Anna, trombettista figlio della banda e generoso “maestro” di concertazioni che cuciono il più raffinato jazz progressivo con gli umori della musica tradizionale, qualsiasi essa sia.
Esaltante,  nel suo motteggiare un “Viva la libertà” e  un significativo: “Come sapete noi facciamo musica popolare” dando l’attacco ad una splendida versione della coltreniana “My favorite things”. Come a sottolineare il “da dove veniamo” di una formazione, gli Opa Cupa, che dimostra d’essere crew di grandi talenti.
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Questa prima edizione di Bande a Sud, preceduta da un prologo nella scorsa primavera mostra d’essere esperienza ed opportunità su cui investire: la tradizione bandistica, la riflessione sugli spazi, la ricerca iconografica e testimoniale sono ingredienti e parti di un lavoro che lasciano sperare in un’ “attrezzatura” teorica che certo può confermarsi nella sua dimensione di “accadimento” fuori dallo spettacolo e dalla spettacolarizzazione puntando a servire il desiderio di convivialità e di scambio che la comunità chiede. Come quello pieno di gusto offerto dalle rosticcerie che abitano tutt’intorno la piazza di Trepuzzi. Altra risorsa e particolarità su cui riflettere pensando una festa all’insegna delle risorse e della piena sostenibilità che meglio si sperimenta nella reciproca valorizzazione.

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