martedì 8 gennaio 2013

La poesia di "animalunga-Cristante"

(L'immagine di Amedeo Modigliani che illustra la copertina della raccolta di versi di Stefano Cristante, Anima lunga, edito da Besa)

Un corpo a corpo con la poesia - quella che la scrittura conosce e ha sedimentato nel corso del suo "lungo" tempo – e, «con la voce voluta» dal corpo, Stefano Cristante trova "penna" - “stupendo mascalzone” direbbe Antonio L. Verri - e vaga di traverso al senso e conta storie mischiate al ritmo dei versi.
Racconta di lui?
Non lo so, ma spesso (sempre) la poesia è questo battere che carezza la persona, la muta in suono e, quest'«Anima Lunga», quella che troviamo già in copertina nella pittura di Amedeo Modigliani e poi, in cerca, per far parola alla pagina, gli somiglia per larghezza di sapere, per il lesto divenire e poi, ancora, nel prefigurarsi delle «vite precedenti». Una voce d'attore prima che di poeta, apre il teatro al volgere della pagina.
La «rete degli inchiostri» accoglie, cattura il Mondo e lui è «molti» ed è «pochi», «a seconda delle circostanze», «del suo errare tra idoli multicefali».
Me lo figuro mentre scrive, "anima lunga-Cristante" compiaciuto della forma, del divenire certo del rigo, che suona e prende ritmo nell'andare a capo. E lo senti, leggendo, il mormorare dentro del suono, quello che le parole fanno quando son paga di fatica, quando dallo scavo vengono alla luce.
Quante parole conosce "anima lunga-Cristante", che il pianto e il ridere portano nell'assenza del manifestarsi. Lui, è stato (è), molte, moltissime cose: imbalsamatore, torero, lebroso e tant'altro prima di cadere nella culla del «vedi cara», nelle interrogazioni dell'amore, tutte materia di un poetare che è cibo per la sensibilità, per la fragilità che spintona, che ha imparato, lo stare al Mondo!
E quanto, "anima lunga", è fragile, oh, quanto!
Tanto da farsi guerriero nel «duello»: «O me o io», scrive!
E per lancia ha un penna, per farsi "Raccontatore", in cerca del proprio mondo!
Un libro complesso questa terza raccolta di versi del socilolgo veneziano-salentino edita da Besa, fatta di sezioni che sono come scansie, raccoglitori (e raccoglimento) di un sentire sempre esposto che arriva infine all'inno sommo del poeta che sa che la poesia è materia di "solitudine" e ad essa Cristante alza l'Inno: «Ci sono bambini/ che non soffrono dell'esser soli./ Costruiscono giochi imprevisti e complessi/ fanno di un albero la propria casa esclusiva/ ridono guardando muoversi gli animali/ disegnano personaggi misteriosi/ e parlano con essi.// Il senso della mia vita e della vostra vita,/ l'anima lunga,/ è il ritorno a quella grazia perduta».
Quello cerchiamo, oggi più di sempre, quel ritorno... e sappiamo che è impossibile custodirlo, ancora covarlo in noi.
Ci salva la scrittura solo lì rimane (quel ritorno), nella libertà provata chiudendo un rigo, in una canzone che continua a vibrare.

2 commenti:

  1. Mauro tu proponi poesia, sei fortunato, ti invidio. Queta mattina su fb, "per caso" mi sono imbattuto sul profilo di un uomo dal "profilo alto". Il mio amico CATTIVERIUS, lo ricordi?

    1. Studiate, perché abbiamo bisogno della vostra intelligenza, organizzatevi perché abbiamo bisogno della vostra forza. A. Gramsci

    2Condividi
    o A 64 persone piace questo elemento.
    o
    Gilda Binetti Frontespizio di ordine nuovo! E' stata la mia prima citazione dal pantheon della sinistra!
    29 dicembre 2012 alle ore 20.23 tramite cellulare
    o
    Luca Guido Non pensavo facessi citazioni di sinistra visto il partito nel quale lei milita.
    29 dicembre 2012 alle ore 20.42 tramite cellulare • 1
    o
    Luigi Alemanno Finalmente dite qualcosa di sinistra. Anche se e' solo una citazione. Magari ogni tanto fatela qualcosa di sinistra. Saluti.
    29 dicembre 2012 alle ore 20.59 • 2
    o
    Sergio Blasi Luca Guido, vatti ad informare con chi stai parlando, somaro!
    29 dicembre 2012 alle ore 23.49 • 2
    o
    Sergio Blasi Luigi Alemanno vatti ad informare con chi stai parlando, somaro!
    29 dicembre 2012 alle ore 23.50 • 2
    o
    Luca Guido Signor Blasi almeno non usi lo stesso post per rispondere a tutti. Ok?
    30 dicembre 2012 alle ore 0.21 tramite cellulare • 1
    o
    Luigi Alemanno Egregio sig. Blasi so benissimo con chi sto parlando. Non immaginavo pero' che Lei fosse un maleducato. La ringrazio per il somaro, del resto noi gallipolini veniamo definiti "ciucci te Caddhripuli". Vedo però che lei si prende troppo sul serio e non accetta critiche. Ovviamente rinnovo la mia critica e aspetterò che in futuro, magari al governo del paese, facciate qualcosa di sinistra. Per il momento restano nella mia mente 13 mesi di sostegno ad un governo di tecnici (almeno lo erano fino all'altro giorno, ora sono dei politici che con il favore della Chiesa, si candidano in contrapposizione al vs schieramento, a governare l'Italia) che ha approvato provvedimenti, ad es. riforma delle pensioni e riforma del lavoro, che non mi risultano essere dei provvedimenti a favore dei pensionati e dei lavoratori. Siete stati complici di un governo che ha scaricato la crisi sulle famiglie e sulle fasce sociali più deboli, agendo sulla leva fiscale e tagliando la spesa pubblica. Se queste sono cose di un partito di sinistra allora Lei ha ragione sono proprio un somaro. Ad maiora!
    30 dicembre 2012 alle ore 7.51
    o
    Tundo Giacomo Ragazzi permettiamo a questi "Signori-Padroni" della politica di usare le parole di Gente che ora si rigira nella tomba sentendo e guardando cio' che fanno...Ai "Signori" di questa "politica" non serve certo gente che studia ma solo pecoroni altrimenti non possono piu' fare i Lupi.
    30 dicembre 2012 alle ore 15.55

    Mauro, CATTIVERIUS "ama" la citazione: chi semina utopia raccoglie realtà". Vola alto, è uno "statista". Le citazioni le pratica all’inverso.

    Luca Guido, vatti ad informare con chi stai parlando, somaro!

    Luigi Alemanno, vatti ad informare con chi stai parlando, somaro!



    Luigi e Luca non sanno che Sergio Blasi non è un coglione qualsiasi.

    stambali

    RispondiElimina