giovedì 8 marzo 2012

Non c'è odore di mimose

Un otto marzo denso, quello di ieri, solo lo sfondo lasciato alle mimose, sul davanti a spintoni la cronaca. Quella politica con la battuta di Monti sul possibile "allargamento" dello spread tra i partiti che lo sostengono... nessuno ha riso... Poi, il salto indietro della memoria: via d'Amelio, 19 luglio 1992, la strage che abbattè "il muro" Paolo Borsellino - un'operazione militare, come quella che qualche mese prima il 23 maggio, aveva provveduto a rimuovere l'altro muro: Giovanni Falcone - ecco, ci informano che era ritenuto un'ostacolo per la "desiderata" trattativa tra la Mafia e lo Stato. Erano i tempi in cui era maturata la grande evoluzione antropologica dei mafiosi che da un pò avevano smesso la coppola trasformandosi in capaci uomini d'affari, in finanzieri accorti senza però perdere il vizio criminale., quello che oggi pare un “di più”, per quelli capaci che, in verde, siedono dove devono sedere! Poi in serata la morte del tecnico italiano rapito in Nigeria. Faccio silenzio, viene odore di mimose...

1 commento: