venerdì 6 aprile 2012

Elettorale

Ma davvero "uno-una" crede che mettendoci la faccia "uno-una", "lo-la" vota? Forse sì! Il problema è dopo. Quando la faccia smette il sorriso d’ordinanza sul manifesto e scompare nelle stanze dei Palazzi e l’abito da strada diventa quello dell’ufficialità istituzionale e... il “porta a porta”, le passeggiate nei mercati... si fanno il ricordo di una faticata consumata a salire e scendere scale, da casa a party, da inaugurazione a conferenza stampa etc... etc... etc... sappiamo le complicanze delle campagne elettorali, con l’"addobbo" di notti insonni per il mald’animo e le preoccupazioni degli sgambetti in corso d’opera. Ecco "uno-una" non vota per la faccia o per il sorriso, vota invece per la speranza d’essere poi, accolto nelle segrete stanze, d’aver udienza e magari anche farsi contento per un progetto approvato, per un lavoro trovato, per la buona parola spesa etc... etc... etc... o solo per una pacca sulla schiena! Questo è, o almeno questo credo sia!

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