lunedì 30 aprile 2012

Il pittore - architetto

Venerdì 4 maggio, alle 18.00, negli spazi dell’ex Convento dei Teatini, sala conferenze, al 1° piano, l’incontro dal titolo "L'arte brasiliana in terra d'Otranto" con letture del prof. Mario De Marco, docente emerito di Filosofia e Storia. l’ambito è quello di "L'amor per dono" personale del bio-architetto e pittore Gianfranco Margiotta.
L’artista che espone una raccolta dei suoi dipinti al 1972 a oggi. L'amore, l'energia del cosmo, è il tema propulsore di tutta l'arte di Margiotta, che, come come leggiamo da Viviana Amati, "fonde il sapere tecnico del suo mestiere di architetto alla conoscenza intima della geometria sacra e alla sensibilità del suo animo approda a formulare opere che sono intrinsecamente traduzioni pittoriche di verità già scritte".
L'arte di Margiotta, soprannominato "radionico", è un'esplosione di colori vivaci, simbologie storiche ed esoteriche, architetture e geometrie sacre, in una continua ricerca ed esplorazione dell'infinità del cosmo. Attraverso gli studi sulla radionica,  incentrata su rigorosi studi fisico-matematici, l'artista e architetto riesce a cogliere la "forma energetica" di luoghi, oggetti, persone. E a trasferirla nei suoi lavori, nei suoi dipinti e negli interventi di architettura che gli vengono commissionati da istituzioni pubbliche e da privati.
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Una pittura che interseca dentro campiture di colori sempre molto saturi segni e segnali che vanno e muovono l’attenzione dello spettatore oltre la pittura. Quasi scritture i quadri di Margiotta, “testi” da leggere dentro sospensioni concettuali avvezze all’abbandono, alla perdita, al “non” del significato.
Certezze “magiche” vengono e la clausura che il tempo impone s’apre e mischia sostanza alla sostanza, cultura alla cultura e rigenera l’interrogativo-motore del costruire. Ad ognuno il dono dello stupore, ad ognuno magnificare il segno di questo architetto-pittore e immaginare d’essere minuscola parte di un suo dipinto, nell’ordinato paesagio muoversi per fare il viaggio.

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Altro incontro martedì 8 maggio, con "Arte e sciamanesimo nelle culture etnologiche" letture di Padre Gianno Capaccioni, missionario comboniano. E ancora venerdì 18 maggio,  per "Cosmologia e cosmogonia: luce in terra, luce in cielo", letture di Juli Ferrari, dirigente della  delegazione centro italiano discipline astrologiche e martedì 5 giugno conferenze, 1° piano, "Colori e simboli nella terra ydruntina", letture del prof. Maurizio Nocera, professore di Antropolo

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