lunedì 7 maggio 2012

Ops! La città che non sogna! Ma cosa?

Il filobus ride, i vigili in macchina ridono e ridono anche gli ausiliari del traffico. Meglio lo status quo! Nel bar buono della città fanno a gara a chi ride di più!
La sinistra leccese s'interroga, al riparo, su fb. Ma qual'è la sinistra leccese? C'è? C'è mai stata? Certo sì, c'è stata ma è storia antica d'un tempo ormai remoto... Dissolta dal comitato "politico" che occupa le sedie buone. Adesso che faranno, le lasceranno libere? E' almeno da tre turni elettorali per la città di Lecce che son lì e per tre volte hanno miseramente perso.
La questione è antropologica, l'abbiamo scritto più volte in queste pagine, ma è fatto ormai evidente: questa è una città senza tensione politica, una città comoda che non ragiona e tutte le "marchette" partecipative sono solo un velo sulla voglia di non predere parte alle scelte... Una città ormai da decenni succube, senza conflitto, meglio... che non ama il conflitto. Pensare che i quartieri “popolari” diano sempre e solo fiducia ai governanti che governano in nome del favore è deprimente, ma è così. Lecce non ha popolo. S'è addormentato e non sogna, da sempre beandosi dell'essere in “controtendenza”.
Una città, non si capisce perchè, "altezzosa" che vive di forti antipatie e, perdonatemi, ma il personale politico che la sinistra esprime è antipatico, snob e saccente, senza umiltà... Di quelli che hanno capito tutto ma in realtà non hanno capito bel nulla (per non dir peggio...). Che ci volete fare, anche questa è antropologia bisognerà fare “penitenza” di silenzio e da lì tentare...
Ma cosa?

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