martedì 17 gennaio 2012

Sotto attacco

C'è terrorismo e terrorismo. Quello del sangue, che destabilizza utilizzando la paura. Poi ce n'è un altro, quello che il sangue lo succhia, quello che in questo ultimo tempo stiamo sperimentanto, non è neanche questo estraneo alla paura. La distilla, la coltiva giorno per giorno usando parole misteriche che appartengono ai pochi che hanno a che fare con i meccanismi oscuri della finanza. Non le ripeto, le tengo sottointese, tanto è uguale. Son "parole". Questo terrorismo adesso prende di mira gli Stati dopo che degli Stati si è servito per coltivare un'idea di Moneta invisibile, il Mercato non ne aveva bisogno, meglio far credere a tutti che potevano spendere, spendere, spendere... tanto la linea dello sviluppo, l'incanto del tutto è possibile si muove dritta all'infinito. Abbiamo imparato che non è così e che spendere spendere spendere non porta al benessere, anzi, ben all'opposto nella malattia che non si sazia... Così fan quelli, i "terroristi" d'ora... Non si saziano!

1 commento:

  1. distillare dal sangue, stillare sangue ricorda comunque adagi altrettanto significativi dal senso inverso d'origine come "cavare sangue da una rapa"o, nell'eufemismo sottile, del "grattare il fondo". In tutte e tre le circostanze supposto che l'origine sia uomo o il vegetale o l'inanimato legno, di preziosità da ottenere si tratta. Sin qui parrebbe tutto normale, è l'umore popolare che prevale, ma, come sottilmente denunci se poi trovi,comunque devi "spendere,spendere,spendere ..." Così è che mi porto all'amarezza del mio e tuo distinguo. Fra uomo e rapa e botte parrebbe non vi sia differenza. Vi è differenza solo fra chi distilla e si fa distillare, cavare, raschiare. Il problema è: CHI SUCCHIA e PERCHE'. Nel perchè l'ulteriore distinguo. Siamo delle teste di rapa dal culo di legno. Sono delle fini teste di cazzo che che tentato l'atto finale coi loro trapani finanziari.
    Dire basta si può. Crono evirò Urano e si diede origine ad una nuova sorte di Dei. Il problema è che, non vogliamo essere dei.(sritto d'impeto e di ....)

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