domenica 15 maggio 2016

Lecce, città del libro



È di venerdì l’annuncio: con un post su facebook, l’assessore alla cultura Gigi Coclite, dal Salone del libro di Torino, ha comunicato la nomina della Città del Libro 2017. È Lecce, la nostra città!
Un bel traguardo per chi ogni giorno, investendo la propria energia, lavora per la costruzione di una città della cultura e della conoscenza dove il “bene comune” trovi valore nella bellezza e nell’equilibrio della relazione tra Cittadino e Istituzioni promuovendo un “senso civico” diffuso, virtuoso e ispirato. Un lavoro faticoso e difficile spesso “tradito” e mortificato.
Va riconosciuto all’assessore Coclite, un impegno speciale, in questi anni, nella promozione del libro, della lettura e delle esperienze autoriali, un lavoro portato avanti con stile e con creatività contando sulla collaborazione dei tanti operatori culturali attivi nella nostra città; un esempio, il ciclo di incontri “Tra musica e parole” realizzato dall’Amministrazione con le associazioni “Lecce Legge” e “Nireo” che hanno avuto luogo al Must coinvolgendo direttamente i lettori nella “promozione” delle loro passioni letterarie.
Mercoledì 11 maggio, ho assistito ad una particolarissima azione di lettura a più voci di un opera della misteriosissima Elena Ferrante, il titolo del libro “L’amica geniale”: la storia di due donne e soprattutto la storia di un amicizia. La particolarità di questa lettura pubblica è nel luogo: la sala teatro della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, interpreti sei detenute della sezione di massima sicurezza. Un momento di ascolto straordinario. Il libro s’è fatto, per le protagoniste dell’esperienza, il “medium” di un altro percepirsi nel tempo della detenzione; per noi, l’occasione di una riflessione sul valore del libro e della lettura nei percorsi di cura, di riabilitazione e di inclusione sociale.
Un libro è uno scrigno, la lettura muove, sollecita il pensiero e diventa sempre pretesto per l’approfondimento della conoscenza di se stessi e della relazione di se stessi con il Mondo, un atto “solitario” che però può mutarsi in atto corale, condiviso, come è accaduto per “Leggere dentro” l’iniziativa a cura dei Cantieri Teatrali Koreja (per Itinerario Rosa) prima citata e come accade, ogni giorno, nelle tante iniziative che trovano nella nostra città, numerosissime occasioni di scambio e di crescita comune.
Quotidianamente, scorrendo le pagine culturali dei nostri giornali, scopriamo di quanto intesa sia l’attività che trova nel libro il motore e il motivo del fare culturale: incontri con l’autore, letture a voce alta, la nascita di piccole biblioteche private aperte al pubblico (l’ultima inaugurata nelle scorse settimane all’Ammirato Culture House), le animazioni in biblioteca e via via fino a chi guarda ai neonati per farne dei potenziali lettori. Ma molto c’è ancora da fare facendo leva sulla buona volontà di chi disinteressatamente e con passione si mette al servizio del libro.
Il "titolo-laboratorio" di Città del Libro pare perfettamente a “misura” della nostra possibilità ideativa e operativa. Un titolo che certo può essere fecondo e generativo di nuovi lettori (la Puglia e il Sud hanno numeri bassissimi in questo senso) se si saprà puntare sul valore maieutico sempre insito nel libro.
Ben vengano i grandi autori ma sono auspicabili anche iniziative volte a rafforzare l’operatività già attiva in città e nella nostra provincia. In questi giorni Tricase e Lucugnano (luogo di Casa Comi) saranno scena della seconda edizione del festival letterario “Armonia” diretto da Mario Desiati; poi, c’è la rassegna nazionale degli autori e degli editori di Campi sempre sul bilico del “forse”…
Il titolo-laboratorio “Città del Libro” è un ottimo stimolo per continuare a riflettere sulla nostra città, sul Salento e sul perché Lecce è (nei fatti) città d’arte e di cultura molto più di altre città italiane. Una riflessione più volte avviata e interrotta ma mai veramente maturata con scelte pienamente titolate alla cura e alla tutela del patrimonio, artistico, culturale, autoriale, esperienziale che la Città – al di la di tutto – riesce a custodire e ad ispirare.


Mauro Marino - La Gazzetta del Mezzogiorno 15 maggio 2016