Triste Natale? Ma no, sorridiamo! Che senso ha amareggiarsi. La crisi s’accorda con il freddo, il clima rafforza la necessità di scaldarsi nella vicinanza. La festa ha due modi per esser festa: sprecare che è spendere e spandere l’inutile spacciandolo per dono e l’opposto che è dono veramente. L’opposto è scegliere, attenti a far cosa grata a chi sentiamo vicino, necessario, amabile. L’opposto è aver cura di uno sguardo sincero, frontale, aperto per scoprire il sentire. Il dono, accoglie il mondo, il suo poco di pane. Il “…pane nero della …malinconia”. Il venire dei fiori, l’incedere del cammino, le soste col cuore, i piccoli affanni e il considerare. Scorge e scopre. Esclama, esorta. Sveglia e interroga dove non c’è risposta! Il dono è cosa dei poeti, non vuole denaro. Sorprende, stupisce, scuote, “è nascita che non trova fine”!
WOWWWW!
RispondiEliminavalvolamitralika
:-)
abbiamo questo mondo, questo tempo -a ognuno il suo e a ognuno la sua croce- ma siamo vigili e mai rassegnati, -miti- vegliamo e lottiamo,
RispondiEliminavegliamo e spingiamo verso un altro Dove, un'altra forma delle cose. noi non sappiamo il potere che siamo. davvero, può smuovere montagne. l'inamovibile è pan grattato, l'irraggiungibile, zucchero filato.
i.
bella i.!
RispondiEliminasi respira vento di re-vaivol! i commenti di parole di dentro, gli scleri e le questioni importanti, tutto in ravvivo! tutto che ri-splende. di-nuovo. dai! è sempre questione di avere nuove piattaforme su cui creare...