giovedì 5 gennaio 2012

Sono cinese

Fa male leggere quello che siamo stati costretti a leggere ieri sulle prime pagine dei giornali nazionali. Una creatura di sei mesi è stata giustiziata perchè il padre non ha voluto cedere a chi gli chiedeva il denaro. Era una coppia di commercianti cinesi quella capitata sotto tiro. Morto il padre colpito dal proiettile che ha trapassato e ucciso la bimba che aveva in braccio. Su di lei ha mirato il criminale rapinatore. Ferita la madre. Ma era solo un rapinatore quello? Ho ha dentro aveva un altro “istinto” la belva? Me lo sono chiesto per tutto il giorno. Proprio l'altro ieri mattina riflettevo sulla comunità cinese, sulla segreta laboriosità che l’anima. M'è capitato per tutta la giornata di incontrarli. Di prima mattina due donnine, ridevano. Il loro ridere sembrava il loro parlare, quella sequenza veloce di suoni che senti quando confabulano fra di loro. Dietro, lui, procedeva lento ancora assonnato. Fumava lentamente. A sera, altri... e di nuovo altro ridere... Certo oggi, per loro, non sarà così! E neanche per noi!

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