Lunedì 22 settembre,
alle 18.00 nel Salone dell’ex Convento dei Teatini su Corso Vittorio Emanuele
II a Lecce, si terrà un'incontro del Forum dei Sostenitori del Comitato
Lecce2019. Un appuntamento molto importante in questa fase del percorso della
candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura nel 2019. All’incontro
sarà presente il coordinatore artistico, Airan Berg che illustrerà i temi del
Bid Book (il libro di offerta) finale consegnato a Roma presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo lo
scorso 8 settembre.
Berg delineerà poi le
prossime iniziative e gli impegni del Comitato in occasione della visita da
parte della Giuria il 6 ottobre a Lecce e per l’audizione finale a Roma il 15
ottobre.
Il 17 ottobre, la data
cruciale, a partire dal tardo pomeriggio dovrebbe essere comunicata la città
italiana indicata dalla Giuria per il titolo di Capitale Europea della Cultura
per l’anno 2019.
***
Siamo in gara e ogni
partita chiede un’appropriata strategia. Mantenere segreto il Bid Book è una
scelta del coach e della sua squadra, una scelta che va rispettata e sostenuta,
ma così non accade… Questi sono giorni di polemica: si chiede la
pubblicizzazione del Bid Book… Una richiesta che ritengo fuori luogo. Una
polemica pretestuosa, solo “politica” se “politica” è recitar la parte nel gioco
delle parti. La candidatura di Lecce è cosa che riguarda tutti, riguarda chi fin’ora
con impegno e dedizione ha lavorato in prima linea per rendere concreta questa
opportunità; riguarda l’intera città che godrà dell’opportunità nel momento in
cui il “sogno”, l’“utopia” potrà realizzarsi.
Cosa volete che ci sia
scritto nel Bid Book finale se non quello che è già stato delineato nel primo? Il completamento e le
linee guida di un progetto che più che di spettacolo in senso stretto descrive
uno scenario di futuro dove la Cultura può farsi leva di un cambiamento
profondo delle sorti della città. Può piacere o non piacere, ma lo ritengo un "disegno" profondamente politico... C’è chi gufa contro la candidatura? Certo sì,
molti fanno spallucce quando si affronta il tema, dimostrano sufficienza e la
migliore “leccesità” fa palestra di scetticismo. Ma non è certo (o non dovrebbe
essere) la sinistra o Carlo Salvemini che, in quanto opposizione, dovrebbe
sperare di poter in futuro governare il percorso della Capitale della Cultura.
Il 2019 non è domani e presto la città sarà chiamata a rinnovare la
rappresentanza di Palazzo Carafa, l’intelligenza politica richiederebbe un
atteggiamento propositivo e fiducioso, visto che gli attori in gara mostrano
una visione e un apertura Politica diversa da quella del solito teatrino.
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