È benedetto il momento in cui sei travolto
dall’energia dell’altro, quando ti sorprendi e di fronte ti trovi persone
capaci di una visione. Una visione loro stessi per la tua che si completa nell’incontro: il
fare con il fare, il dono che aumenta il dono.
Capita abitando al
Fondo Verri, meta di progetti, di proposte, di desideri… Molte volte
indeterminati, acerbi tentano l’esserci, una forma, una “compostezza”, in un
annuncio, su una locandina, per il tempo necessario alla condivisione.
Una mattina
l’appuntamento è con Ilaria Caffio, non la conoscevo, di lei avevo solo letto
in una recensione di Antonio Zoretti che riguardava un ciclo di incontri organizzato
alla libreria Fahrenheit di via Don Bosco a Lecce.
Di Ilaria mi sorprende
subito la determinazione, il suo voler contribuire al rinnovamento delle
“cose”, essere presente nel quotidiano, nelle tessiture culturali della città
da militante attiva. Strano lavoro
quello della cultura, fatto di intuizioni, di intimità e di relazioni, di incontri
da mutare in “opera”.
Il suo progetto ha un
titolo intrigante: “Filosofia a distanza ravvicinata” gli appuntamenti
pensati per il Fondo Verri un sottotitolo ad
hoc: “Sul tempo
dello scrivere” cinque martedì per indagare “Il viaggio delle
parole tra scena e retroscena”. Cinque serate speciali nel loro tessere insieme
sensibilità, discipline, esperienze diverse.
L’incontro che apre il ciclo, martedì 24 novembre 2015, con la “conferenza” del professore Stefano Cristante dal titolo “Autoeducazione di Andrea”. Protagoniste le pagine di un “diario” iniziato anni e anni fa, lasciato, ripreso, perso e ritrovato… Letture ad alta voce e quante cose scopriamo nel tempo dello scrivere: la vita mischiata alle invenzioni letterarie per farsi poesia e racconto.
Il 1 dicembre il poeta e critico Simone Giorgino ha dato voce con “Tra libro e quaderno” a
“le ultime poesie di Vittorio Bodini”, anche qui un approccio sentimentale alla
vita, quello di Bodini, travagliato dal divenire dei versi e dal rapporto non
sempre lineare e sereno con chi - i curatori editoriali - dovrebbe essere
attento, accudente, capace di valorizzazione. Ma sappiamo che non sempre è così
e i poeti spesso scontano l’isolamento, l’emarginazione, la conseguente paura.
Il terzo incontro, il 15
dicembre, con la regista Chiara Idrusa Scrimieri. Una preziosissima lezione di
cinema in apertura di “Storie da film e favole da camino. Conversazioni sulla
scrittura visiva”, la proiezione di un suo piccolo film interpretato da nonna Amelia ripresa nel
disincanto e nell’assoluta leggerezza dei suoi 94 anni. Guarda dritto in
macchina Amelia, legge il suo diario, scrive, da consigli, ride, ride, ride e
fa ginnastica, monito a tutti di quanto la bellezza sia valore che pervade e
riempie l’età di una vecchiaia fanciulla.
La ripresa degli incontri,
dopo la lunga pausa natalizia, il 12 gennaio 2016 con il filosofo Mimmo Pesare che ha presentato il suo libro “Jacques
Lacan spiegato dai Massimo Volume” edito da
Musicaos. La canzone d’autore da un lato e la scrittura, le parole e il
pensiero del grande psichiatra, filosofo e psicoanalista francese dall’altro.
Un approccio divulgativo di una complessità che si mostra necessaria per
comprendere il disagio individuale e collettivo in un contemporaneo privo di
pulsioni e di desiderio, dove sempre più gli oggetti sono fasulli e il linguaggio sprofonda nell’ambiguità.
A concludere il 19 gennaio, “viaggio
delle parole tra scena e retroscena” il reading poetico di Ilaria Seclì
accompagnata dai suoni di Pier Paolo Leo in “Amnistia, Amnistia! O Angelo
Midì”, una cucitura di testi editi e inediti. Artigiana di versi Ilaria Seclì,
maestra del ritmo, della lettura a perdifiato, della vertigine… degna chiusura,
oh quanto degna! di una formidabile intuizione felicitata nel suo intero
svolgersi da un ottimo primitivo amabile e dai di-segni di Simona Anna Gentile.
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