mercoledì 28 dicembre 2011

Ciao Bello!

Aldo Bello non l’ho mai conosciuto, ma ne ho assorbito il “mito”. Uno stratega del lavoro culturale così me lo sono immaginato nei racconti che mi faceva di lui Antonio L. Verri, già! Aldo Bello è per me "Apulia", la rivista della Banca Popolare Pugliese. Un periodico che ha imbastito negli anni il vestito della cultura salentina. In quelle pagine trovi “tutti” e specie quella generazione che negli anni Ottanta s’è immaginata nella possibilità di valicare il limine della provincia osando l’invenzione. Aldo Bello che quel limine l’aveva traversato da tempo faceva terreno e concime e in quelle pagine con le grandi firme dell’economia europea mischiava le visioni dei poeti di qui, la storia patria con le diatribe internazionali. Un esperimento unico a cui tanti dovrebbero guardare per imparare in umiltà il "come si fa". C’è da esser tristi per la perdita. ma sento di no! Sorrido a lui! Sorrido al maestro!

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