sabato 10 dicembre 2011

In cerca del Natale domestico

Sono curioso d’andare a guardare. Dopo una settimana seduto alla sedia del “dirigere” stamane, parto. Compro il giornale è m’allontano dalla città barocca e dai suoi ingombri. Dritto, punto altrove. Voglio andare a guardare il Natale sotto un altro “cielo”. Tento altri odori insomma, altri colori se possibile, molta strada non posso fare... sapete com’è la sedia non ha un lungo guinzaglio e tira al tornare. La méta in Puglia, nel Salento tarantino e punto la Twingo nell’alto di Oria! Da un po’ che chiama. Chissà perché, torna in mente. C’andavo da piccolo con tutta la famiglia, tappa obbligata di un pellegrinaggio che faceva prima tappa a Manduria, poi a Oria al Santuario dei Santi Medici e infine Taranto, la banchina del porto vecchio. Ho desiderio di un Natale domestico, intimo, al riparo. Ho desiderio dell’odore del camino, del freddo che chiama la lana... Ho desiderio di guardare altrove per capire dove noi qui manchiamo!

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