venerdì 23 dicembre 2011

Il messapo dimezzato

Siamo preoccupati. Noi, vogliamo bene a Paolo Pagliaro, alla sua indole condottiera soprattutto. Alla sua “chiamata alle armi”, col tempo, ci siamo affezionati e non capiamo come mai si sia arreso! Già, così ci pare, una resa, un'abdicazione alla confraternita dei pescecani l'andare a sedersi al tavolo del PdL. Noi, ce lo siamo sempre immaginati bello e fiero, erto sul cavallo messapo con l'elmo di Arthas! Ed ora che fa il prode, smette l'elmo, lo scudo, lo spadone? No caro Pagliaro, l'attrezzatura dovevi tenerla, lucidarla e se il caso lo spadone affilarlo. L'autonomia, per i Messapi, era il valore. L'andar soli! Questo volevano e ottenevano gli antichi progenitori e la terra di mezzo era al riparo, un'isola! Poi col tempo sappiamo com’è andata e non vorremmo che quel tempo... Oh! Mi riprendo... buongiorno... ah, semi lascio all’enfasi divento Messapo anch’io e sulle tette della Grande Madre mi riaddormento... Meglio lì, pagliaro, Meglio lì!

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