venerdì 16 dicembre 2011

Solidarietà

"Siamo in recessione!" dice Confindustria.
"Il paese è nervoso" dice Umberto Bossi per giustificare il casino dei suoi nelle aule alte della Repubblica, quelli, come dei figuranti, mettono in scena gli umori più bassi come se istituzionalmente non avessero ruolo inverso.
"Ci sono cose che non devono farmi alcun effetto..." ha detto il troppo quieto Mario Monti. Qualcun’altro di verde incamiciato s’è espresso con un "Per i comunisti e la Cgil ci vorrebbe il lanciafiamme".
Insomma non siamo messi bene! Eppure mi vien voglia di essere cittadino "retto", "ligio" ai doveri della cittadinanza, della responsabilità civica. L’unica è lavorare, avendo la fortuna d’avercelo un lavoro. Di pensare a come costruire un’uscita dalla stretta. Non credo serva urlare. Il Paese dovrebbe mostrarsi unito, non intorno a chi lo governa. Ma intorno a sè stesso! Questo servirebbe, si chiama solidarietà!

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