martedì 27 dicembre 2011

Un padre più che un compagno

Giorgio Bocca se ne andato in un giorno senza giornali. Crescere con Bocca è stato un privilegio. Il giornalismo per noi della generazione “cosciente” appena dopo il Sessantotto è stato fondamentale. La nostra socializzazione con Mondo ha avuto il giornale come “media” privilegiato. Troppo frastornati e con troppo da fare per stare sui libri - quelli che per i più grandi di noi erano il “segreto” di una leadership coltivata (almeno così noi credevamo) sulle pagine dei Grundrisse di Marx. Il giornale no era più agile e poi ci trovavi la vita, l'accadere delle cose e i fili che tiravano la logica. Fili oscuri quelli degli anni Settanta e Bocca, Giorgio il partigiano era “luce”, cruda luce che aiutava a capire con chi e per cosa valeva la pena spendersi, per me più padre che compagno. Uno con la giusta distanza e soprattutto la giusta esperienza per far da guida a noi che spesso avevamo i calori del crescere.

Nessun commento:

Posta un commento